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PILLOLE DI B.P.
CAVALLERIA

Nei tempi antichi i Cavalieri erano i veri Scouts e le loro Regole erano molto simili alla Legge Scout che noi abbiamo ora.
I Cavalieri consideravano il proprio onore come il loro più sacro bene.
Non avrebbero mai compiuto un'azione disonorante, come dire una menzogna o rubare.
Erano sempre pronti a lottare per difendere il loro re, la loro religione e il loro onore.
Ogni Cavaliere aveva un piccolo seguito composto da uno scudiero e da alcuni uomini, proprio come il nostro Capo Sestiglia/Squadriglia ha il suo Vice e quattro o cinque fedeli amici.
IL CODICE DEI CAVALIERI

La pattuglia del Cavaliere era solidale con lui nel bello come nel brutto tempo, e tutti condividevano questi ideali:
IL LORO ONORE ERA SACRO
ERANO LEALI VERSO DIO, IL RE E LA PATRIA
ERANO SPECIALMENTE CORTESI E GENTILI VERSO TUTTE LE DONNE, I BAMBINI E LE PERSONE DEBOLI
ERANO PRONTI AD AIUTARE CHIUNQUE
ERANO PRODIGHI DI AIUTO IN DENARO O CIBO A CHI NE AVESSE BISOGNO, E RISPARMIAVANO DENARO A QUESTO SCOPO
SI MANTENEVANO SEMPRE FORTI, ATTIVI ED IN BUONA SALUTE, PER POTER ADEMPIERE A TUTTI QUESTI DOVERI.
Voi Scouts, non potrete fare di meglio che seguire l'esempio dei Cavalieri.
Un punto importantissimo per loro era quello di compiere ogni giorno una Buona Azione verso qualcuno, e questa è anche una delle nostre norme.
Quando vi alzate al mattino ricordatevi che avete una Buona Azione da compiere a vantaggio di qualcuno durante la giornata. Fatevi un nodo al fazzoletto per ricordarvene. Se mai capitasse di aver dimenticato un giorno la Buona Azione, il giorno successivo ne dovrete fare due.
Pensate che nella Promessa Scout vi siete impegnati sul vostro onore a compierla.
Guardatevi bene, però, dal pensare che gli Scouts debbano fare una sola Buona Azione al giorno. Una è loro dovere, ma se saranno cinquanta, tanto meglio.
Una Buona Azione, può anche essere minima. E' una Buona Azione anche il mettere un soldo nella cassetta dei poveri, o aiutare una persona anziana ad attraversare la strada, o far posto a sedere a qualcuno, o dare da bere ad un animale assetato, o togliere de''immondizia dal marciapiede.
Ma una deve essere compiuta ogni giorno, ed ha valore soltanto se non avrete accettato in cambio una ricompensa.


Adattamento da Scoutismo per ragazzi, 1908
FARE DEL PROPRIO MEGLIO

L'ultimo spettacolo che ho visto nei nostri territori d'oltremare durante il mio giro attorno al mondo è stata la vetta della "Table Mountain". Una nuvola uscita fuori dal cielo terso ed azzurro l'aveva coperta proprio prima che la nostra nave salpasse dal porto di Città del Capo, e mentre scivolavamo verso il largo con la poppa verso terra, nulla era visibile dietro una cortina di nubi. Ma via via che ci allontanavamo sempre più fino a perdere la vista dalla riva, apparve sopra la nuvola la sua possente vetta grigia, proprio come se avesse voluto darci un sorridente addio prima che la nave si allontanasse per sempre. Molte e molte volte ho visto la vecchia montagna, ma ogni volta mi sembra che essa abbia qualcosa di umano, e qualcosa di divino.
Sono stato in Sud Africa otto volte. Ogni volta ho cominciato la mia visita all'ombra della grande montagna, per addentrarmi poi nel veld fino a luoghi assai distanti, per compiere le missioni che mi erano affidate, talora sotto il sole, talora sotto la pioggia; spesso in buona salute, talvolta malato.
Talora il lavoro era difficile o spiacevole, talora facile e divertente: in ogni caso andava fatto. E poi, alla fine di esso, tornavo alla vecchia montagna. Ogni volta, scendendo al sud, non vedevo l'ora di scorgere la sua vecchia testa accidentata, e il viaggio mi pareva terminato solo quando mi riposavo nuovamente sulla sua spalla.
In tutto ciò ho sempre visto un'immagine della nostra esistenza. Iniziando dalla mano del Creatore, partiamo per il nostro viaggio nel mondo, talora nei guai, talora nella prosperità; talora lodati, talora criticati; talora dovendo affrontare le più grandi difficoltà, altre volte trovando che le cose vanno lisce come l'olio. Ma alla fine, che abbiamo agito bene o male, torniamo al nostro Creatore.
Alcuni che hanno fatto il male hanno paura di tornare al Creatore: hanno paura di morire.
Ma chi abbia fatto del suo meglio ritorna senza aver paura; egli può in piena verità dire a Dio: "Ho cercato di fare il mio dovere; ho fatto del mio meglio", e nessuno può fare più di questo. Ed egli può andare al riposo stanco, ma soddisfatto.
Per uno scout la cosa è facile. Egli sa che il suo dovere è di fare del suo meglio per osservare:
La sua Promessa scout;
La Legge scout.
Ricordatevi del contenuto della Promessa e della Legge e cercate di metterle in pratica.
Così avrete fatto il vostro dovere.

Da Boy Scouts Beyond The Seas, 1913
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